lunedì 24 agosto 2009

L' utopìa di un Paese normale.

L' Italia, dal dopoguerra in poi, è caduto nelle mani di un manipolo di sedicenti liberatori della Patria che hanno approfittato e sfruttato la buona fede di intellettuali e lavoratori davvero animati da un desiderio di riscatto dalla dittatura di tutto il popolo. Subito si sono creati cittadini di seria A, eletti, persone che contano, influenti, da una parte e tutti gli altri da un' altra parte. Le basi di una sana democrazìa sono andate subito a puttane. E questo è vero oggi più che mai, anzi oggi si è superato ogni limite di sopportabilità. I cittadini sono determinati nel chiedere il rispetto del Diritto, del Codice Civile e penale e soprattutto della Carta Costituzionale usata oramai come semplice Carta Igienica da chi ci governa ed avrebbe invece il dovere di farla sempre scrupolosamente rispettare.
Il livello di degrado morale raggiunto non è più degno di un paese civile e democratico, è oramai insopportabile per la stragrande maggioranza dei cittadini che lo Stato lo sentono sempre più come una entità estranea ed ostile.
Siamo precipitati in un baratro che per ora sembra non avere fondo. Lo Stato è colluso con la criminalità organizzata ed è capillarmente corrotto in ogni suo apparato di potere tanto che oggi possiamo dire che lo Stato ha corrotto la Mafia.
Ecco la testimonianza di una delle voci più limpide e credibili che da anni gridano Giustizia per gli eroi che hanno sacrificato la loro vita per dare ai loro connazionali un Paese finalmente nornale. Una voce che parla direttamente a tutte le coscienze degli italiani affinchè si sveglino dal loro torpore, affinchè recuperino la forza di reclamare il Paese che appartiene loro di diritto e che oggi è stato loro scippato.
Liberiamoci dai nuovi colonizzatori che hanno fondato le basi della seconda Repubblica sul sangue delle stragi. Ci vuole il coraggio di tutti gli oppressi, anche coloro che non se ne rendono conto, per fare piazza pulita.
Ecco il discorso di Salvatore Borsellino a Pomigliano D' Arco del 4 Luglio 2009:















Commento:

Paolo ci parla attraverso la voce di Salvatore, oggi più che mai, un appello forte e chiaro ci sollecita alla mobilitazione, al risveglio delle coscienze addormentate, tutti, nessuno escluso, prima che tutto cada nell' oblìo e il loro sacrificio resti vano, un inutile martirio. Un estremo sacrificio accettato dagli eroi per salvare l' Italia, in nome della Giustizia e della Libertà di TUTTI !!

Non lasciamo spegnere anche questa voce, nostro ultimo richiamo per scegliere la giusta via, prima che sia troppo tardi.
Ma io pure mi chiedo: perchè Gioacchino ha aspettato 17 anni per rivelare le sue conoscenze.
E perchè in tutti questi anni non si è adoperato per trovare qualche prova inconfutabile ed incontrovertibile che desse definitivo riscontro alle sue intuizioni iniziali, che sono certamente ESATTE e per certi versi anche BRILLANTI...

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